Il manto di copertura di un edificio deve rispondere all’esigenza di proteggere la struttura, di durare nel tempo e di avere anche una connotazione estetica in linea con le valenze architettoniche di quel momento e contesto.
Scegliere il cotto come materiale per un tetto significa godere dei pregi di questo materiale come:
• essere naturale e non contenere sostanze nocive;
• essere riciclabile: lo scarto produttivo è riutilizzabile;
• stabile e duraturo nel tempo: non perde le sue qualità.
Il cotto è storicamente uno dei materiali più presenti nella costruzione dei manti di copertura. Fin dai tempi di Greci e Romani si ritrova il suo utilizzo per costruzioni di varia natura, sacre o civili.
Le coperture per tetti in cotto sono caratterizzate da due tipi di elementi:
- convessi: i coppi. Questi hanno forma curva e vengono sovrapposti.
- piani: le tegole. La loro posa si può realizzare con diverse tipologie di incastri e connessioni
La declinazione del cotto lo rende un materiale con un connotato universale, che si inserisce in modo armonico nel paesaggio circostante grazie al suo tipico grado di naturalezza e perché è in continuità con le coperture tradizionali italiche che abbelliscono le nostre città, borghi e campagne.
Tegole e coppi in cotto si adattano a qualsiasi tipo di tetto grazie al loro profilo idoneo per la posa su listelli e per sovrapposizione/incastro dei bordi e grazie ad una serie di fissaggi progettati per far sì che le tegole non si spostino.
La scelta di progettare un tetto in cotto indica l’attenzione nel dar valore anche alle necessità interne della struttura a cui viene applicato. Questo perché il cotto partecipa all’isolamento stesso della casa grazie alla sua capacità termica e acustica.
Il cotto per quanto concerne l’isolamento termico va ricordato che è un materiale poroso e in quanto tale è capace di assorbire l’umidità atmosferica, riducendo l’eventuale rischio di condense.
È inoltre interessante notare come anche fattori come il colore stesso del cotto possono partecipare proprio ad attività relative all’isolamento termico. Un colore chiaro riflette la luce e il calore stesso. In questo modo viene mantenuta una costante di temperatura che porta ad un risparmio energetico per quanto riguarda una climatizzazione o un riscaldamento della struttura.
Un tetto composto da tegole o coppi di colore rosso viene definito un tetto freddo in quanto proprio il colore dei suoi componenti ha un grado maggiore di riflettanza rispetto, ad esempio, a dei tetti scuri.
Per quanto riguarda, invece, l’isolamento acustico le tegole in cotto o i coppi contribuiscono a rompere l’onda sonora e a ridurre il suono di circa 30 decibel.
Il cotto è un materiale noto anche per la sua tenuta all’acqua. Questa capacità è data proprio da come vengono create le tegole o i coppi: l’argilla, loro materia prima, viene cotta ad una temperatura molto elevata e in questo modo si innescano processi di vetrificazione dei materiali. Da qui ne deriva una superficie impermeabile in grado di resistere senza problemi a pioggia, neve e anche alla salinità.
Una delle forme del cotto per un manto di copertura ideale a questo scopo è ad esempio quella del coppo, che grazie alla sua forma curva favorisce il defluire delle acque piovane.
I manti di copertura possono essere realizzati con sovrapposizione variabile (coppi) o fissa (tegole) di unità contigue posate nel senso della pendenza.
Proprio la sovrapposizione degli elementi permette un’azione efficace nei confronti, ad esempio, di pioggia battente.
La durabilità di tegole in cotto è testimoniata dalla loro storia stessa: sono infatti le coperture più comuni in edifici storici e sicuramente quelle più tramandate nei secoli. Questo è dovuto anche ad altre caratteristiche tecniche come il loro essere resistenti a shock termici e con una considerevole resistenza meccanica a carichi statici o dinamici.
La resistenza del cotto è riscontrabile proprio nella sua capacità di proteggere ottimamente da fenomeni esterni, ma di essere al tempo stesso anche elastico e adattarsi alle situazioni contrarie verificatesi. In questo senso è ideale per la sua impermeabilità, ma è anche resistente al fuoco e al caldo.
La manutenzione di un tetto in cotto è ridotta rispetto ad altre tipologie di copertura. L’importanza nel mantenere un tetto di questo tipo intatto risiede in controlli periodici, che possono portare ad una eventuale sostituzione di tegole danneggiate. Questi interventi sono meno complessi rispetto ad altre tipologie di tetto e permettono anche di non dover sostituire l’intera struttura, ma solo gli elementi che hanno subito una rottura. Un altro fattore che rende il cotto una scelta ottimale per il tetto è quello dell’estetica. Il cotto, infatti, si presenta oggi in una vasta gamma di varianti e colori ed è in grado di interpretare sia uno stile legato alle tradizioni sia un design moderno e contemporaneo. Proprio per questo si inserisce nell’ambito del design funzionale: ogni scelta riesce a soddisfare anche criteri strutturali e tecnici necessari per la validità funzionale del tetto stesso.

SANMARCO da sempre si distingue per le sue tegole in cotto, proponendole in un’ampia varietà.