Uno dei principali requisiti attesi da Un tetto è di fungere da protezione da fenomeni climatici sia ordinari che straordinari e/o occasionali (es. la caduta di rami).
Un tetto, quindi, è sottoposto a sollecitazioni che comprendono anche i carichi come quello generato da un manto di neve oppure il ghiaccio.
Per evitare che i carichi di neve generino danni è consigliato l’utilizzo di appositi accessori chiamati fermaneve. I vantaggi nell’usarli sono:
- prevenire lo sfondamento della linea di gronda,
- proteggere eventuali passanti,
- proteggere dalle infiltrazioni all’interno della copertura.
Ai fini del dimensionamento strutturale, i valori dei sovraccarichi sono da stabilire in funzione della zona di nevosità e ventosità in cui è ubicato il fabbricato. Il DM 16.1.1996 suddivide il territorio italiano in:
- 3 zone climatiche di nevosità
- 9 zone climatiche di ventosità
Sulla base di questa prima classificazione, per poter individuare il corretto fabbisogno e schema di posa, devono essere prese in considerazioni le seguenti caratteristiche del tetto:
- inclinazione del tetto
- forma del tetto
- altitudine sul livello del mare
- condizioni locali
I fermaneve quindi compongono degli schemi di posa per le tegole che servono a arginare la neve che si deposita su un tetto.
Quando, infatti, la struttura si trova in zone soggette a nevicate i fermaneve possono essere inseriti nel manto di copertura e aiutare così a frenare lo scivolamento della neve dal tetto a falda.
È possibile scegliere tra diverse tipologie di fermaneve:
- in cotto,
- metallici, a lamiera zincata o rame, acciaio inox.
Il fermaneve in cotto si posa come una normale tegola o coppo e generalmente sono disposti per file parallele alla linea di gronda e fissati meccanicamente ai listelli di supporto. Quello metallico invece deve essere incastrato correttamente sopra una tegola o coppo e poi seguire lo stesso schema di posa di un fermaneve in cotto. L’inclinazione del tetto determina il numero di fermaneve necessari, insieme all’orientamento e alla lunghezza della falda.
Il fissaggio meccanico è consigliabile eseguirlo con viti o altri sistemi meccanici e ogni foro va poi sigillato.
SanMarco, nello specifico, riserva per ogni tipo di tegola o coppo un fermaneve dedicato.
Il comportamento dei carichi di neve segue alcune regole legate al fattore pendenza del tetto sono riassumibili così:
- per pendenze inferiori al 36% (20°), la neve si accumula in strati stabili. Il fermaneve non è necessario ma è bene prestare attenzione alla posa degli Schermi e Membrane Traspiranti (SMT) per evitare infiltrazioni,
- per pendenze maggiori del 176% (60°), la neve non si accumula. Il fermaneve non è necessario in quanto il carico di neve sul tetto pari a 0.
- per pendenze comprese tra il 36% e il 176% la neve si accumula in strati che possono scivolare verso il basso. In questo caso il fermaneve è necessario per impedire la caduta di cumuli di neve ghiacciata.
Per posizionare i fermaneve ci si rifà ad alcuni schemi, partendo dal presupposto che si dispongono per file parallele alla linea di gronda. Gli interassi tra le tegole fermaneve e la distanza tra le file parallele dipendono dalla criticità della situazione e dalla presenza di elementi che interrompano la continuità del manto.